Il Master in Gestione ambientale strategica a.a. 2015-2016 appena conclusosi ha visto gli studenti impegnati in stage e project work di altissimo livello nei più svariati settori e ambiti di studio. Gli stage hanno riguardato ad esempio la tematica della gestione dei prodotti con l’elaborazione di un draft di una Product Category Rules (PCR) relativa ai forni professionali, pronto per essere eventualmente utilizzato per richiedere al Program Operator di riferimento di avviare ufficialmente la procedura di elaborazione di una PCR per poi ottenere la certificazione EPD, ma anche la raccolta dati per il calcolo dell’impronta di carbonio (carbon footprint) relativa al settore della stampa e rilegatura. Per quanto riguarda invece la gestione ambientale di organizzazione alcuni studenti si sono dedicati all’aggiornamento e adeguamento del sistema di gestione ambientale aziendale ai nuovi requisiti dello standard ISO 14001 edizione 2015 nel settore meccanico. Lo studio è stato svolto attraverso l’elaborazione dell’analisi di contesto, la valutazione dei rischi e l’analisi della prospettiva del ciclo di vita dall’acquisizione delle materie prime o dalla generazione delle risorse naturali fino allo smaltimento finale.
Altri temi sviluppati dai neo professionisti ambientali sono stati la gestione dell’energia con la diagnosi energetica di due impianti di depurazione e la conduzione di un’analisi energetica iniziale per l’implementazione di un sistema di gestione in conformità ai requisiti della ISO 50001. Ci sono stati stage anche più di marketing/economia come quello che ha sviluppato un’analisi dell’offerta a scaffale di quattro catene di supermercati per i prodotti detergenti “detersivi liquidi per bucato” con l’obiettivo di individuare quali siano le differenze tra l’offerta, il posizionamento sul mercato dei prodotti (fasce prezzo, claim proposti…) e di compiere una valutazione di tipo ambientale, concentrandosi su parametri quali uso di materiali riciclati, impatto acquatico [CDVtox], dosaggio, ecc..) individuando quale sia il prodotto più “sostenibile”, chi lo proponga tra i propri scaffali e grazie alle considerazioni fatte, ottenere delle conclusioni da cui proporre soluzioni migliorative in termini di offerta dei prodotti, packaging e composizione per i distributori di questi prodotti.
A dimostrazione del taglio trasversale che caratterizza il master, tra i project work ricordiamo in particolare l’analisi di un modello per la creazione di valore sostenibile, in cui la sostenibilità si configura come opportunità di governo di tutti i rischi aziendali per uno sviluppo equilibrato di competitività, territorio, governance e innovazione.