I Tavoli ISO sull’LCA? Da Padova un ruolo importante per l’Italia

Padova ha ospitato i tavoli di normazione internazionale ISO per la definizione delle linee guida strategiche per la gestione ambientale di prodotto dei prossimi anni. Il prestigioso appuntamento, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente è stato coordinato dal Centro Studi Qualità Ambiente dell‘Università di Padova in rappresentanza dell’UNI.

Per tre giorni, trenta delegati provenienti da tutto il mondo scientifico si sono confrontati sulla “valutazione del ciclo di vita” o “LCA” (Life Cycle Assessment) e quindi sulla revisione della norma UNI EN ISO 14044 “Gestione ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Requisiti e linee guida”. La normativa fa parte della famiglia delle norme ambientali UNI EN ISO 14000, valida in tutto il mondo per uniformare la metodologia di calcolo scientifico degli impatti ambientali. E’ la più attenta metodologia per analizzare e confrontare l’impatto ambientale di qualsiasi prodotto, servizio o attività umana, anche sulle dinamiche dei cambiamenti climatici del nostro pianeta.

I tavoli ISO/TC 207 di Padova hanno portato alla decisione di sviluppare due nuovi documenti:

Il primo è un Amendment con il quale la norma ISO 14044 verrà modificata e integrata per quegli aspetti che si sono rivelati finora più critici. Il secondo – e questo rappresenta la vera novità – è una nuova specifica tecnica (TS-Technical Specification) che intende fornire una guida su come applicare tutti gli strumenti del Life Cycle Assessment ma anche guidare l’utilizzatore nel comprendere come prendere decisioni sulla base di queste informazioni.

Grande interesse ha suscitato tra gli esperti ISO la prossima pubblicazione di una norma nazionale UNI che fornisce requisiti e linee guida per la stima, la dichiarazione e l’utilizzo dell’incertezza dei risultati di una Valutazione del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment – LCA). Proprio il tema dell’incertezza dei risultati potrebbe costituire uno dei capitoli della futura Technical Specification.

Come spiega Alessandro Manzardo, di CESQA – Dipartimento Ingegneria Industriale dell’Università di Padova e coordinatore del Gruppo di lavoro UNI Gestione ambientale di prodotto “ sarà proprio l’Italia a coordinare i lavori che da qui al prossimo anno porteranno alla presentazione di una ‘New work item proposal’ da sottoporre all’ISO per avere l’approvazione sulla pubblicazione della Technical Specification. Questa proposta sarà prima discussa nel corso della riunione plenaria del Sottocomitato 5 che si terrà nel giugno 2018. Quindi da qui a giugno il nostro gruppo lavorerà in questa direzione con la collaborazione degli esperti di molti Paesi tra cui Australia, Danimarca, Germania e Francia”.

Ma quale sarà il rilievo di questa Technical Specification?

“Un rilievo di prim’ordine. Sarà un documento molto importante perché per le aziende che non ne terranno conto sarà più difficile provare la corretta applicazione della ISO 14044”.

Insomma, chiunque faccia uno studio LCA dovrà conoscere questo documento e applicarne le procedure suggerite. Uno strumento utile, quindi, e anche di grande semplificazione per chi opera nel settore.

Quello dei tavoli ISO/TC 207 è stato uno dei momenti di prestigio internazionale dell’Italia della ricerca scientifica, che sostiene anche l’impegno di un mondo imprenditoriale sempre più attento ai temi della sostenibilità come leve concorrenziali per l’affermazione sui mercati internazionali. Temi legati alle PCR (Product Category Rules) e alla comparabilità dei prodotti, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, suscitano molto interesse, specie nel settore food, in cui la qualità italiana è storicamente vincente.

E questa è la sfida che l’occasione dei tavoli internazionali di Padova propone al di là del mondo accademico e della ricerca tecnico-scientifica. L’impatto sul mercato è destinato ad essere notevole. Dalle aziende ai consulenti, sino agli stessi organismi di certificazione: tutti saranno ovviamente molto interessati a questa evoluzione. Senz’altro le attività di verifica, controllo e certificazione di conformità risulteranno intensificate. In questo senso è stato particolarmente significativa la collaborazione ai tavoli ISO anche di ACCREDIA, l’ente di accreditamento degli organismi di certificazione italiana, per tutti gli standard internazionali.

La collaborazione di alcune tra le aziende più attente ai temi della sostenibilità ambientale, quali Serenissima Ristorazione, Sammontana, ANBI ha già consentito di sperimentare competenze di eccellenza che hanno trovato modo di strutturarsi e ritagliarsi un ruolo di primaria importanza in CESQA e nell’Università di Padova. E’ una buona notizia di cui andare fieri, ma soprattutto è l’auspicio di un proficuo sviluppo.

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